THE SECRET OF MONKEY ISLAND – LucasFilm Games

Classificazione: 5 su 5.

Mêlée Island, quale luogo migliore per iniziare la propria carriera da pirata in erba, o meglio, da aspirante pirata? Il percorso di Guybrush Threepwood, quindi, inizia sotto le indicazioni di tre “important-looking pirates” (tradotto “pirati dall’aspetto importante” nella versione italiana) che lo indirizzano verso le tre prove che ogni pirata deve superare per definirsi tale: battere a duello il maestro di spada di Mêlée Island, rubare un idolo dalla villa della governatrice Elaine e trovare un tesoro celato nel buio della foresta.

Il tutto mentre il pirata LeChuck ed il suo vascello fantasma infestano le isole dell’Arcipelago, arrivando a rapire Elaine, fanciulla di cui Guybrush “temibile pirata” Threepwood naturalmente si innamora. La ricerca lo porta nel cuore dell’isola così ricca di misteri e segreti … Monkey Island.

Quando si parla di spartiacque nella storia dei videogames, di pietra miliare capace di influenzare tutto quello che le sarebbe seguito, non si può che citare, elogiare, esaltare The Secret of Monkey Island, capolavoro della Lucasfilm che ha segnato con indelebile segno l’immaginario di una intera generazione di giocatori. Ideato dalla mente di Ron Gilbert, coadiuvato da Tim Schafer e Dave GrossmanThe Secret of Monkey Island è l’avventura grafica per eccellenza, unica nel suo connubio di ironia, costruzione di un mondo vastissimo, atmosfera sospesa nel limbo e costante surrealismo. Montato sull’applicazione denominata SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion) con un’interfaccia composta da un set di verbi nella parte bassa dello schermo e l’azione vera e propria nella sezione superiore, il videogame trasporta una brezza di freschezza nonostante i già notevoli e immediatamente precedenti Indiana Jones and the last crusade (1989) e Loom (1990).

Glorificato da un comparrto grafico superbo, enfatizzato dalle musiche di Michael Z. Land (curatore anche delle colonne sonore di Indiana Jones and the Fate of Atlantis, Sam & Max Hit the Road o Star Wars: X-Wing), il capolavoro della LucasFilm Games riesce a sbalordire per l’inventiva e l’enorme tasso di ironia sottile, mai scurrile, così genuina da risultare avvolgente e in (apparente) antitesi con l’atmosfera notturna che si respira durante buona parte dell’avventura. Non dimentichiamo che il nemico è un pirata fantasma a capo di una spaventosa ciurma, la cui nave veleggia sulla lava dentro la testa di una scimmia gigante! La giocabilità di The Secret of Monkey Island rimane costantemente alta durante l’intero svolgersi degli eventi, non presentando mai enigmi impossibili né costringendovi ad ardimentose sezioni arcade in cui si può morire o allentando la tensione/entusiasmo facendo scemare la voglia di portare l’unico, inimitabile (temibile pirata) Guybrush Threepwood ad interagire con le bizzarre figure partorite dal genio di Gilbert. Unico.